La Lanterna del Popolo

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SCUOLA MEDIA "ALESSANDRO MASSIMO CAVALLO" DI CAROVIGNO

 

Locorotondo Francesco

Premio per la Critica

 

LA PENA DI MORTE

Pena capitale: atto di inciviltà o giusta pena per alcuni reati?

Anche nel Terzo Millennio, ci sono paesi nel modo in cui la pena di morte  è in vigore.

Il caso maggiormente discusso è quello degli Stati Uniti, paese democratico e potenza influente in tutto il mondo, dove si infligge ancora la pena capitale ai colpevoli di omicidio.

Questa forma di giustizia è usata in altri 90 stati, fra i quali tra i più importanti: Cina, Cile, Giappone, India, Russia, Arabia Saudita, Egitto.

Tuttavia dell’elevato numero di esecuzioni giornaliere che avvengono in questi paesi non sappiamo quasi niente.

I crimini per cui sono previste le esecuzioni in questi paesi vanno ben oltre l’omicidio, in quanto comprendono corruzione, contrabbando, tradimento, terrorismo ed altri reati.

La pena di morte in molti paesi è vista come un deterrente, e cioè come qualcosa che dovrebbe impaurire il potenziale criminale e dissuaderlo dal commettere un crimine.

Se così fosse, paesi come gli Stati Uniti dovrebbero avere un tasso di criminalità bassissimo, mentre la realtà è ben diversa.

Ciò significa che la pena di morte non ha alcun potere come deterrente, anzi, è quasi un controsenso, perché lo stato per punire un criminale commette un reato a sua volta rendendosi colpevole quanto il condannato.

L’interrogativo più immediato è: è giusto punire con la pena capitale quando il tasso di criminalità continua ad essere alto e oltretutto violando i principi della democrazia e dei diritti umani che ormai sono riconosciuti quasi in tutto il mondo?

Secondo molte persone si, perché è la giusta pena per punire alcuni reati, ma secondo molti altri, ai quali io mi associo, la pena capitale è una forma di punizione troppo facile ed immediata.

Perciò secondo me punire significa impegnarsi a rieducare per far si che dopo aver scontato la pena il colpevole si possa integrare perfettamente nella società.

Io non sono favorevole alla pena di morte, anche perché tutti possono commettere degli errori giudiziari, e perciò condannare un innocente e lasciare libero il colpevole, e di conseguenza dopo un’esecuzione non si può tornare indietro.

Oltretutto ritengo che nessuno ha il diritto di togliere la vita ad un altro uomo, indipendentemente dall’azione commessa.

Infine ciò che fa riflettere e rattristare molto è che in quei paesi dove la pena capitale è in vigore, nella maggior parte dei casi, la popolazione è favorevole perché sostiene che per alcuni reati non c’è giusta punizione se non la pena di morte.