La Lanterna del Popolo

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Non solo un popolo di Santi, Poeti e

Navigatori, ma anche di Pattinatori!

Iniziative assunte con leggerezza, senza valutare le conseguenze, creando disagi e pericoli per i cittadini

 

© - La Lanterna del Popolo (2024)

di Domenico Basile

Sulla facciata del Palazzo della Civiltà, a Roma, nel Quartiere dell’EUR, campeggia la famosa iscrizione tratta dal discorso tenuto il 2 Ottobre 1935 dall'allora capo del governo Benito Mussolini alle Nazioni Unite che avevano condannato l'Italia per aggressione all'Abissinia.

La frase riferita agli italiani recitava: "Un popolo di poeti, di artisti, di eroi, di santi, di pensatori, di scienziati, di navigatori, di trasmigratori".

L’abbiamo sentita ripetere in differenti versioni, magari ridotte o mutilate di qualche categoria, citata ironicamente o a titolo esemplificativo per la sua roboante ed efficace retorica, ma anche per la sua intrinseca straordinaria verità.

Si tratta di una frase nella quale è riassunta, con il dovuto orgoglio nazional-patriottico, l'importanza e il valore del popolo italiano nel mondo.

Ecco che il Comune di Carovigno si è prontamente ispirato a questa frase, magari nel tentativo di aggiornarla o implementarla nelle categorie.

In effetti sul fatto che fossimo un popolo di Santi, di Poeti, di Navigatori, etc, non c'era alcun dubbio, ma che fossimo anche un popolo di Pattinatori non lo immaginavamo affatto.

Ed invece a qualche amministratore comunale si è improvvisamente accesa una fioca lampadina, ed ha pensato di far installare in Piazza Nzegna una improvvida pista di circa 200 mq per il pattinaggio su ghiaccio che ha occupato parte della Piazza per circa 2 mesi a far data dall'8 Dicembre 2023.

Se da un lato, però, non possiamo certo tacciare l'amministrazione comunale di scarsa fantasia, dall'altro non possiamo non riconoscere che al di là dell'interesse e del fascino che la proposta poteva suscitare sull'utenza giovanile, l'effetto novità non è certo mancato, nel pieno rispetto della locuzione latina "panem et circenses", che vuole i cittadini carovignesi ottenebrati nei sensi e disposti ad accogliere qualsiasi novità come opportunità festaiola in grado di scacciare dalla mente i problemi della quotidianità, purtroppo sempre intrisi di miseria e precarietà.

Però, l'ideatore, o meglio il committente, di questa trovata "originale" non aveva fatto i conti con alcuni aspetti di non poca importanza.

Innanzitutto era necessario produrre il ghiaccio per poter assicurare il supporto necessario su cui pattinare, ed essendo Carovigno un paese dal clima tipicamente mediterraneo, non era facile, ma a tutto questo ci ha pensato la premiata ditta Palaghiaccio Ice Fantasy.

Una volta prodotto il ghiaccio, però, occorreva mantenerlo nel suo stato solido affinchè potesse svolgere la sua funzione, ed invece per 2 mesi, ogni giorno, 24 ore su 24, il ghiaccio prodotto si scioglieva e, privo di alcun sistema di recupero, trasformatosi in acqua e seguendo i declivi naturali andava a formare continuamente rivoli e torrentini rendendo alcune strade costantemente bagnate.

Inutile dire che tale situazione ha provocato numerosi disagi agli automobilisti, costretti a percorrere strade rese costantemente scivolose dallo scioglimento del ghiaccio, ma soprattutto ai pedoni che in molteplici occasioni hanno rischiato di scivolare e spesso sono perfino caduti per strada riportando fratture e contusioni.

Chiaramente da "Pattinatori" a "Scivolatori" e "Cascatori" il passo è davvero molto breve.

Insomma, se una massaia lava il marciapiede e getta un secchio di acqua in strada viene subito multata per violazione dell'art. 15 del Codice della Strada, se però la medesima violazione viene commessa in forma sistematica e costante da parte del gestore di un pista di pattinaggio non accade assolutamente nulla.

E peggio ancora tutto è consentito se la violazione viene commessa dal Comune di Carovigno, tramite gli addetti della Nuova Carbinia quando, armati di idropulitrice, obbediscono agli ordini ricevuti di lavare il tratto stradale antistante il Municipio per ripulirlo dagli escrementi dei piccioni, che non vengono raccolti, ma solo spruzzati via e lasciati defluire insieme alle acque luride lungo Via Giuseppe Verdi e a seguire su Via Nazario Sauro.

Ma purtroppo siamo di fronte a sublimi tessitori di strategie politiche, urbanistiche o economiche privi di qualsiasi competenza, ma orgogliosi di essersi appuntati sulla spallina il grado di condottiero.

Purtroppo gran parte dei nostri guai, derivano proprio dalla presunzione di una classe dirigente arrogante, superba, impreparata e improvvisata.

Mancano cultura, competenze, fantasia, coraggio, onestà intellettuale, visione del futuro, ma abbondano ignoranza, saccenza e spregiudicatezza.

Considerano studio e competenza inutili orpelli, onesta e intelligenza doti superflue a cui preferire sempre furbizia e malignità ... e allora attendiamo fiduciosi le nuove scelte per Natale 2024, siamo certi che ci riserveranno novità interessanti.