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La Lanterna del Popolo |
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Carovigno riuscirà a tornare a risplendere? E' il tempo della coscienza e della fine del masochismo sociale o sarà l'ennesima maledetta illusione?
© - La Lanterna del Popolo (2023) di Gaetano Del Prete De Cillis Mi sono sempre chiesto quale sia il limite tra l’errore umano, in buona fede, inconsapevole ed istintivo, ed il masochismo sociale. Sono su questo splendido pianeta oramai da 30 anni, ed ho conosciuto tanti uomini e donne con i quali ho avuto modo, vista la mia passione, di poter parlare di Politica e Società. Essendo una persona che vede la politica come un dovere, una passione e non un lavoro, ho utilizzato sempre tale metodo per misurare le anime che mi trovavo davanti, e mi sono reso conto che, a livello sociale, la parola Politica sia spesso fraintesa, in quanto il politico di turno viene visto più come il dirigente di un ufficio di collocamento o una parrocchia presso cui andare ad elemosinare, piuttosto che un "buon padre di famiglia" capace di mettere sé stesso a disposizione del popolo e migliorarne l’ambiente in cui vive a livello sociale, politico e culturale. Poi non ci si lamenti se le amministrazioni si rivelano squallidi siparietti fatti di illusioni e scarsi effetti speciali e che, come nell’ultimo spiacevole esperienza, si riducano ad un vergognoso commissariamento per infiltrazione mafiosa. Ma tornando al dubbio iniziale, perché a Carovigno siamo così masochisti? Quante volte parlando con i nostri concittadini, pienamente consapevoli della situazione, ci siamo sentiti dire: "e che dobbiamo fare? ... è così! ... meglio di niente", frasi che sottintendono una malcelata rassegnazione. Siate più orgogliosi e fiduciosi nel vostro territorio, non affidatevi a falsi miti, e al possibile favore del potente di turno. Guardate prima la gallina, vi prego, non l’uovo. Il nostro territorio ha tutto il potenziale necessario per nutrire tutti i suoi cittadini, grazie alla ricchezza del nostro tessuto sociale, agricolo e culturale, e per farlo in maniera perfettamente legale. Innanzitutto, occorrerebbe rivalutare subito il centro storico, il “Rione Terra”, oramai da anni abbandonato a sé stesso, una rivalutazione non edilizia o urbanistica, questa già operata, ma una rivalutazione sociale. Alcune associazioni hanno provato in diversi modi ad intervenire, scontrandosi purtroppo con la burocrazia e l’inciviltà di alcuni avventori. Grazie all’aiuto di tali associazioni la nuova Amministrazione Comunale potrebbe individuare le aree di intervento per la rivalutazione del territorio, coinvolgendo giovani imprenditori con l’interesse di investire nel proprio territorio, grazie anche al supporto di fondi europei e nazionali per l’imprenditoria giovanile. Per attuare questa idea sarà estremamente necessaria l’istituzione di un Incubatore Comunale per le Start Up sul territorio, con l'obiettivo di fornire consulenza, supporto e finanziamento delle idee imprenditoriali più meritevoli che possano intervenire positivamente sul territorio incentivando così l’imprenditoria giovanile e lo sviluppo sociale. Inoltre, proprio per individuare le aeree di intervento più urgenti, sarà necessaria l’istituzione di una Commissione Civica Permanente, affiancata da tecnici competenti, che supporti e consigli l’Amministrazione Comunale riguardo le necessità dei cittadini. Dal lavoro di tale Commissione potrebbero emergere problematiche come quelle del Campo Sportivo, ad oggi del tutto impraticabile, della Villa Comunale tornata ad essere molto lontana dai fasti gloriosi di un tempo, e del Parco Provinciale dove si potrebbe dar corso ad una rifunzionalizzazione per esempio realizzando un’area per concerti funzionale ed un parco attrezzato per lo sport. Inoltre, per incentivare il turismo, il nostro Comune dovrebbe attuare diverse misure necessarie per migliorare le possibilità di fruizione del territorio. Occorrerebbe innanzitutto prevedere una rete di piste ciclabili in grado di collegare i Comuni di Ostuni (e le sue frazioni di Villanova, Pilone e Rosa Marina) e Carovigno (e le sue frazioni di Torre Santa Sabina, Pantanagianni, Specchiolla, fino alla Riserva Naturale di Torre Guaceto), in modo da poter integrare ed implementare i nostri flussi turistici con quelli più ricchi della Valle d’Itria, creando così un turismo diffuso su tutto il territorio superando l’isolamento odierno. Per il raggiungimento di tale obiettivo andrebbe decisamente sviluppata l’infrastruttura dell’Ufficio Turismo con un’impronta più digitale, che abbia un impatto effettivo sulla pubblicizzazione del territorio e delle infrastrutture presenti su di esso in tutto il mondo, anche grazie alla sinergica collaborazione e la condivisione di interessi con il tessuto imprenditoriale locale. Occorrerebbe inoltre intensificare ulteriormente la copertura dei trasporti pubblici tra le marine (Torre Santa Sabina, Pantanagianni, Specchiolla, Torre Guaceto e Serranova) e i Comuni limitrofi (Carovigno, Ostuni, San Vito dei Normanni) per favorire lo spostamento sia dei turisti che degli stessi residenti, ed in particolar modo dei giovani, limitando traffico, rischio di incidenti stradali ed inquinamento con conseguente impatto positivo sulla salute pubblica. Tali marine, soprattutto quella di Torre Santa Sabina, dovrà affrontare uno sviluppo notevole nei prossimi anni, grazie alla prevista ed auspicata riqualificazione dell'aerea portuale. La necessità di un intervento sui servizi e le infrastrutture di questa splendide località risulta urgente e la nuova Amministrazione Comunale dovrà saper portare avanti dei progetti validi per offrire un lungomare degno di questa città. Innanzitutto, occorrerebbe prevedere una ZTL (Zona a Traffico Limitato) pavimentata che limiti gli accessi al "Corso" (Via della Torre) che si integri perfettamente con le infrastrutture del Porto. Inoltre, potrebbe essere sfruttata l’opportunità sia a livello comunale che privato dell’istituzione di un Parco Archeologico Subacqueo Nazionale, simile a varie realtà già presenti in Italia (tipo Baia-Bacoli), che incrementi l’afflusso turistico anche grazie alla possibilità di svolgere sport acquatici e immersioni. Per incrementare il turismo inclusivo, una buona proposta prevederebbe l’istituzione di un Ufficio di Assistenza al Turismo Inclusivo, ossia un Ufficio dedicato al supporto delle persone diversamente abili o con difficoltà motoria, con l’obiettivo di rendere i principali siti di interesse del Comune “Barriers Free” (privi di barriere architettoniche). Si può prevedere inoltre un servizio di noleggio di carrozzine elettriche ed il supporto di guide turistiche specializzate per poter permettere a tutti di fruire delle bellezze del nostro territorio. Queste sono solo alcune delle possibilità che offre il nostro territorio, sono solo delle best practice. Questi sono solo degli input per avviare un cambio totale di paradigma e di mentalità, unica salvezza per un futuro sostenibile per il nostro territorio. Non c’è più tempo, ma raschiando il fondo, se davvero ci si crede, si ottengono i migliori risultati. Carovigno negli ultimi anni ha toccato il fondo, ora serve l'impegno di tutti per farlo tornare a risplendere. |
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