Il mare d’inverno ha un fascino tutto particolare.
Lo aveva capito già tanti anni fa Enrico Ruggeri, ospite nel 2024 della città di Carovigno, tanto da scrivere a tal proposito una meravigliosa canzone.
Anche noi apprezziamo il mare d’inverno, tanto da aver pensato di fare una bella passeggiata sul lungomare della località Specchiolla, alla ricerca della magia contenuta nella canzone, ma nonostante la bella giornata di sole, la magia è presto svanita lasciando posto allo scoramento.
Lasciando l’auto all’altezza del ristorante “Il Timone” abbiamo percorso la viabilità lungomare ristrutturata poco più di una decina di anni fa dall'amministrazione Zizza e non abbiamo potuto non osservare la desolazione in cui versa la località marina.
La locale Lega Navale versa in totale assenza di cura di qualsiasi tipo, e non si comprende la necessità della creazione di una seconda Lega Navale sul territorio in quel di Torre Santa Sabina.
Mentre la pavimentazione costituita da mattoni rossi e cordoni in pietra di Trani ha tenuto molto bene nonostante siano trascorsi oltre 10 anni dalla realizzazione, il muretto a secco che divide la sede stradale dall’arenile mostra in alcuni punti segni di cedimento dovuti alla presenza umana, o forse dovremo dire disumana, e meriterebbe qualche piccolo intervento di manutenzione per evitare che l’incuria produca danni maggiori.
Gravi negligenze invece si rilevano per quanto riguarda gli interventi di pulizia.
Le erbacce crescono rigogliose vicino al muretto a secco e ai margini della strada e qualcuno potrebbe osare una difesa dicendo che è normale che le erbacce crescano, ma forse lo è un po' meno la totale assenza di manutenzione.
Gli alberi di tamerici versano in cattive condizioni, e necessitano di una potatura oltre a dover procedere alla rimozione di alcuni alberi sradicati che giacciono a terra da chissà quanto tempo.
La spiaggia a differenza della canzone di Ruggeri non sembra "un film in bianco e nero visto ala TV", quanto piuttosto un arenile abbandonato a se stesso senza mai alcun intervento di pulizia.
E possibile rinvenirvi tronchi di legno e canne spiaggiate dal mare, ma anche bottiglie di plastica e schifezze varie di produzione umana vomitate fuori, e giustamente restituite, dal mare nostrum.
La pubblica illuminazione è sempre in ottime condizioni, forse perchè per l'uomo è complicato poterla danneggiare con facilità.
Le aree comunali dall'altra parte della strada sono anch'esse prive di manutenzione e qualche privato sta cercando pian piano di occuparle nuovamente dopo che il Comune di Carovigno aveva faticato per riprendere possesso di tali aree.
Tutto sommato la pista ciclabile si mantiene in discrete condizioni, ma quando si giunge all'altezza dell'ingresso di Pineta al Mare diventa letteralmente impraticabile a causa della gran quantità di sabbia e di rifiuti di ogni specie che vi si sono accumulati.
La situazione della sede stradale non è poi in condizioni migliori, poichè la sabbia e i rifiuti hanno ampiamente invaso la carreggiata, ma di tutto ciò nessuno sembra accorgersi.
La passeggiata si conclude infine giungendo al tiro a volo, la struttura gestita per decenni dal nostro compianto concittadino Ninì Natola, ormai cessata da diversi anni per meri cavilli burocratici.
La struttura, un tempo punto di riferimento per gli amanti del tiro al piattello e non solo, oggi è fatiscente al punto da essere quasi irriconoscibile.
In assenza di manutenzione tutto è divenuto decrepito e tutto è rapidamente mutato, complici anche numerosi atti di vandalismo con i quali la struttura è stata depredata e danneggiata.
Ma di fronte allo squallore che avvolge la località Specchiolla gli agenti della Polizia Municipale sono totalmente latitanti e chissà da quanto tempo non si recano a dare un'occhiata da quelle parti.
Idem dicasi per i vari amministratori comunali, fortemente impegnati e concentrati soprattutto nella discutibile coltivazione del proprio orticello.
Forse qualcuno ha dimenticato che la Specchiolla è una località marina che insiste nel territorio di Carovigno, e come tale merita le stesse attenzioni delle altre località marine.
E' difficile non notare come un minimo di arredo urbano caratterizzato dall'installazione di qualche panchina in pietra sia stata demandato alla buona volontà e all'impegno dell'associazione Amici di Specchiolla, che forse ha capito che è inutile attendere un impegno da parte del Comune.
A questo punto, però, bisogna stare molto attenti, perchè non bisogna stupirsi se il Comune di San Vito dei Normanni continua a rivendicare diritti sulla località marina di Specchiolla, così come non bisogna stupirsi dell'insoddisfazione generale che serpeggia nei confronti del Comune di Carovigno, per come gestisce questa borgata marina.
Occorre mobilitarsi prima che qualcuno decida di agire per sottrarsi alla giurisdizione territoriale.