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La Lanterna del Popolo |
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Piazza del Pescatore: una distesa di pietra e una fontana inguardabile Classico esempio di ristrutturazione che si traduce in distruzione ... a volte non fare è meglio che fare danno
© - La Lanterna del Popolo (2025) di Domenico Basile Sono ormai sostanzialmente terminati i lavori di ristrutturazione del lungomare di Santa Sabina ed i risultati sono stati a dir poco pessimi come avevamo ampiamente previsto in tempi non sospetti. La ristrutturazione non ha coinvolto tutta la parte di Santa Sabina ad Est di Via Lago di Bracciano, come se quella zona on facesse parte della borgata marina. L'intera Via Lago di Bracciano che non necessitava di alcuna ristrutturazione poichè dotata di comodi marciapiedi e sedute per tutta la sua lunghezza è stata completamente sventrata al solo scopo di eliminare l'asfalto sostituendolo con una orribile pavimentazione in pietra grezza, eliminare marciapiedi e sedute a danno di pedoni che non hanno più la possibilità di sedersi, e la piantumazione di alcuni alberelli di pseudo palme che pur essendo alte un paio di metri non raggiungeranno mai l'età adulta per il semplice motivo che hanno la cima strettissima e neppure un metro quadro alla base per poter ricevere acqua, col risultato che seccheranno alla prima occasione in cui ci sarà carenza di acqua. Il tratto lungo la spiaggia dei Camerini non è stato oggetto di alcuni intervento di mitigazione del rischio idrogeologico derivante dalla presenza della foce della ripa fluviale proveniente da monte, pur essendocene grande necessità, come ampiamente dimostrato in occasione di forti piogge torrenziali. Nessun intervento apprezzabile neppure nel cuore commerciale di Torre Santa Sabina, nè lungo Via dei Ciclamini sulla quale si sarebbe potuto fare qualche intervento per migliorarne il panorama, ma si è invece preferito rilasciare una concessione demaniale alla Lega Navale producendo di fatto un danno irreversibile sulla costa sia in termini di immagine che di fruibilità, nè lungo Via della Torre dove si è fatto davvero poco o nulla per cercare di migliorare l'attrattività turistica e la bellezza del luogo. Ma veniamo al punto cruciale della ristrutturazione, cioè l'area ad Ovest dell'antica torre aragonese e antistante all'ex caserma della Guardia di Finanza. Ebbene quest'area è stata interamente stravolta dai lavori che hanno visto la totale distruzione dei giardini pubblici con tutte e piante in esso contenute che si trovavano al suo interno l'eliminazione dell'asfalto e la ripavimentazione dell'intera area in pietra grezza. Dall'esame della piazzetta si evince come l'intera area sia divenuta un'arida cava di pietra senza un filo d’erba, se non alcuni modesti alberelli che per i motivi spiegati poc'anzi sono destinati a fare una brutta fine. Ma che fine hanno fatto le aree verdi? Sono completamente scomparse dalle menti perverse dei progettisti e dalle zone di intervento in questione. Come si può concepire un luogo di villeggiatura che sia totalmente privo di verde pubblico? Senza considerare poi il fatto che tutto il fronte mare fino allo Scoglio del Cavallo non è stato oggetto di alcun tipo di intervento di riqualificazione sebbene ci fossero serie problematiche erosive da risolvere e mai affrontate, neppure in questa occasione (ma che lo dico a fare).. C'è poi la ciliegina sulla torta! Infatti, al centro della piazza dove sono scomparsi i giardini e perfino le panchine per godersi il verde, è apparsa una sedicente fontana, a dir poco orribile che avrebbe la pretesa di essere un monumento ai pescatori, ed invece è un vero obbrobrio nel quale compaiono due barchette stilizzate con due pupazzi informi che rappresenterebbero altrettanti pescatori. La moderna architettura non avrebbe potuto partorire nulla di più squallido. Chissà quali coloriti insulti avrebbe rivolto all’ideatore di questa fontana il noto Prof. Vittorio Sgarbi! Ed invece no … Domenica 12 Ottobre nel massimo servilismo, e nella più ossequiosa ignoranza popolare si è svolta in pompa magna l’inaugurazione della rinominata “Piazza del Pescatore”. Purtroppo, in un paese in cui la cultura è assente, la critica è condannata all’imbavagliamento da querele temerarie di politici rampanti e rapaci, il buon gusto e l’estetica sono appannaggio di pochi, non ci si poteva aspettare alcun tipo di reazione. La popolazione tutta ha accettato supinamente lo scempio perpetrato ai danni di Torre Santa Sabina. Nessuna voce si è levata in sua difesa. Nessun partito ha contestato in corso d’opera. Tutto è bello, bellissimo, come diceva un politico ormai da qualche anno caduto nel dimenticatoio. Il risultato finale è che a noi poveri e miserabili cittadini non resta che fregiarci della “Piazza del Pescatore” e porre una pietra tombale in memoria di Santa Sabina.
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