La Lanterna del Popolo

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Elezioni Regionali: vittoria di De Caro,

grave sconfitta invece per Carovigno

Sconfitti Alessandro Leoci e Vittorio Zizza: per loro è ipotizzabile un futuro nelle prossime elezioni comunali

 

© - La Lanterna del Popolo (2025)

di Domenico Basile

Il 23 e 24 Novembre i cittadini sono stati chiamati a votare per le elezioni regionali.

Con 919.655 voti, pari al 63,97% il candidato Antonio De Caro è stato eletto Presidente della Regione Puglia.

Per il candidato del centrodestra Luigi Lobuono solo 505.055 voti , pari al  35,13%, un risultato decisamente insufficiente e molto al di sotto delle aspettative.

Un autentico plebiscito che va contro ogni logica se si pensa che i cittadini pugliesi, sempre insoddisfatti dei loro governanti continuano imperterriti a votare candidati di centrosinistra da ormai 20 anni a questa parte.

Ma il popolo è sovrano in ogni sua scelta, anche quando decide di darsi un altro colpo di zappa sui piedi.

Fa infatti sorridere la dichiarazione a caldo del novello Presidente della Regione Puglia che ha dichiarato di volersi occupare della sanità “troppo trascurata”, di fatto una accusa di inettitudine dei governi di centrosinistra che si sono avvicendati negli ultimi 20 anni, i cui rappresentanti sono poi più o meno sempre gli stessi.

Altro dato importante è quello sull’affluenza.

1.475.437 votanti a fronte di un totale di 3.527.190 elettori con una affluenza al voto peri al  41,83%, una vera e propria miseria in cui il 26,07% degli abitanti ha determinato le sorti dell’intera regione.

In tutta la circoscrizione di Brindisi il candidato locale del centrosinistra Alessandro Leoci ha ottenuto 4.998 voti risultando il più suffragato della lista Avanti Popolari, ma non sono stati sufficienti a determinarne l'elezione.

Qualcosa di analogo è accaduto anche al candidato locale del centrodestra Vittorio Zizza che in tutta la circoscrizione Brindisi ha ottenuto 3.989 voti risultando il più suffragato della lista Lega Puglia, ma non sono stati sufficienti a determinarne l'elezione.

Ma veniamo al risultato in quel di Carovigno che ha visto il  candidato Antonio De Caro ottenere  un totale di 5.526 voti pari al 74,04% … un risultato straordinario determinato dallo scarso appeal del candidato del centrodestra e dalla compattezza granitica dell’attuale maggioranza di governo locale che ha sostenuto la candidatura del nuovo Presidente della Regione Puglia.

In ogni caso il primo grande sconfitto è senza ombra di dubbio il consigliere regionale uscente Alessandro Leoci che non ha ottenuto la riconferma tanto sperata e che pertanto dovrà parcheggiarsi ai box per qualche tempo.

Sconfitto anche il candidato del centrodestra Vittorio Zizza, una sconfitta che però era nell’aria, anticipata dalle scarse previsioni di successo per Luigi Lobuono, e dallo scarso appeal della Lega in Puglia.

Anche per lui è prevedibile un periodo di stop politico durante il quale continuerà a ricoprire la carica di Presidente delle Ferrovie Appulo Lucane.

Siamo però certi che le loro carriere politiche non finiranno qui, anzi considerando che questo è il secondo mandato del Sindaco Massimo Lanzilotti è probabile che Alessandro Leoci, forte del risultato elettorale conseguito, possa essere il prossimo candidato Sindaco per il centrosinistra, così come, acclarato il vuoto cosmico in cui naviga il centrodestra, e l’assenza di candidature forti, non è da escludersi che Vittorio Zizza possa essere nuovamente candidato Sindaco, nel tentativo di riaggregare e risollevare il centrodestra dalla palude in cui è sprofondato.

In seguito a questa ennesima tornata elettorale è però necessario che i candidati si rendano conto che è stato oltrepassato un punto critico fondamentale: oltre la metà degli elettori non ha esercitato il proprio diritto al voto.

Questo dato deve far riflettere sull’importanza del voto e deve indurre una forte autocritica nella classe politica.

Le motivazioni possono essere le più disparate, ma siamo senz’altro in presenza di una grave e patologica disaffezione dalla politica, che dovrà indurre i vari candidati a recuperare il rapporto con la cittadinanza con l’obiettivo di pescare voti là dove nessuno va alla ricerca del voto, o in quella parte della popolazione che ha perso completamente fiducia nei politici.

Si tratta di un compito arduo, ma necessario per poter massimizzare il risultato elettorale, che diversamente si ridurrebbe alla stretta cerchia dei propri “seguaci”.

Il centrodestra carovignese in particolare dovrebbe fare autocritica e riconoscere che la propria egemonia sul territorio è terminata ormai da più di qualche anno, ed è giunto il momento di porre in essere una attività di ricucitura interna per ricostituire un centrodestra forte e credibile agli occhi della cittadinanza, abbandonando definitivamente la coltivazione del proprio orticello per pensare ad una politica più lungimirante.

Se ciò non avverrà Carovigno rimarrà schiava dei suoi bassi istinti e preda di avventurieri politici di bassa lega.