La Lanterna del Popolo

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Le Chiese di Carovigno

Chiesa Madre o di Santa Maria Assunta in Cielo

Chiesa Madre (XIV Secolo)

Il Rosone della Chiesa Madre (XIV Secolo)

La Chiesa Madre, dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, si trova nel Centro Storico di Carovigno, sull'asse viario che taglia diagonalmente l'abitato, mettendo in comunicazione Porta Brindisi con Porta Nuova, e precisamente ad angolo tra Via Cattedrale e Via Raffaello Sanzio.

E' un monumento che ha subito nel corso dei secoli diversi rifacimenti e pertanto risulta difficile dirne l'origine e lo stile architettonico della prima costruzione.

La prima notizia di una Chiesa Madre nel territorio di Carovigno risale ad un documento del XV secolo, ma si presume che la sua origine sia del XIV secolo, in effetti, in parte lo stile della chiesa è tipico di quell'epoca.

Inoltre, secondo alcuni, già nel 1440 si parla in maniera equivocabile della presenza di una "Majore Ecclesia", sul campanile della quale veniva issata dall'Arciprete una bandiera la Domenica e in occasione delle feste comandate per ricordare al popolo il divieto di lavorare in quei giorni.

Originariamente l'ingresso della chiesa era situato in Via Raffaello Sanzio.

Questo ci è testimoniato dalla muratura di una porta in corrispondenza dell'attuale altare della Madonna di Belvedere, e dal Rosone sovrastante la stessa porta.

Nota anche come chiesa di Sant'Antonio, l’edificio fu ampliato nel ‘500.

Fino al tardo ‘600 lo spazio antistante ha ricoperto il ruolo di piazza cittadina.

La chiesa viene descritta ad una navata, ma in origine si presentava a tre navate.

Dove sorge attualmente l'entrata principale, fu rilevato un affresco, che ora non esiste più, del 1578, raffigurante la Vergine del Soccorso.

Tra la fine del 1700 e l'inizio del 1800 fu richiesto un luogo di culto più capiente e pertanto, la chiesa fu ampliata.

L'ingresso fu aperto in Via Cattedrale, fu costruita una cupola a base ottagonale, molto alta, tanto da superare l'altezza del Castello.

Nel 1836 per mancanza di fondi, fu venduto l'oro della madonna per costruire dei contrafforti sul prospetto, capaci di contrastare la spinta delle volte e migliorare la statica dell'edificio.

Nell'attuale impianto, il primo altare a sinistra entrando è dedicato a Sant'Antonio da Padova, e vi sono delle nicchie raffiguranti gli episodi di vita del santo.

In corrispondenza, sulla destra si trova l'altare dedicato alla Madonna di Belvedere, con la statua.

In altre due nicchie, ricavate nelle colonne portanti, alla destra ed alla sinistra dell'altare maggiore, vi sono le statue lignee, che risalgono al 1800, dei Santi Giacomo e Filippo, coprotettori della città, con la Madonna di Belvedere.

Sull’altare maggiore è possibile ammirare una tela del Solimene, scuola del Franceschini, risalente al XVIII secolo.

Chiesa di Sant'Angelo

 

La Chiesa di Sant'Angelo (XV Secolo) - Manca Foto

Di impianto normanno, questa chiesa è stata intitolata all’Arcangelo Michele.

La chiesa di Sant'Angelo rimane priva di notizie fino al 1558, anno in cui si parla della sua esistenza insieme a quella di Sant'Antonio (dentro le mura), di San Nicola, San Giovanni, San Martino, San Sebastiano e Santa Maria di Belvedere.

Scarse anche negli anni successivi le notizie su questa chiesa, molto probabilmente perchè ritenuta di second'ordine.

Ubicata al centro del borgo medievale (Rione Terra), la Chiesa di Sant'Angelo subì numerosi interventi di restauro, da quello del 1726 a quello del 1845, che si conclusero con l'installazione di una lapide commemorativa sopra la porta di ingresso, fino a quelli del 1875 con la posa di un'altra lapide di minori dimensioni.

Purtroppo con l'andare del tempo, con lo spopolamento del Centro Storico, e con l'aumento della popolazione c'è stato un progressivo allontanamento dei fedeli dalla Chiesa di Sant'Angelo che viene aperta soltanto in rare occasioni.

Chiesa del Carmine

La Chiesa del Carmine (XVII Secolo)

Dettaglio del portale di ingresso della Chiesa del Carmine (XVII Secolo)

Il 2 Dicembre 1625 dietro istanza dei Carmelitani la Sacra Congregazione e la Curia di Ostuni, approvano il trasferimento del Convento del Soccorso infestato da aria malsana, in un casamento con orto lasciato da Don Antonio De Leo ed iniziano a fabbricare il nuovo monastero del Carmine.

Queste le origini dell’attuale Chiesa del Carmine, posta su Corso Vittorio Emanuele e che si affaccia sulla Piazza principale di Carovigno, attigua al Palazzo di Città.

All’interno erano custoditi affreschi risalenti al XVIII secolo rappresentanti l’ultima cena e Sant'Elia nel deserto, nonché un ignoto San Lorenzo tra i martiri Leonardo e Stefano, olio su tela del XVIII secolo.

Purtroppo l'incompetenza e la negligenza degli amministratori ha fatto si che queste opere fossero ricoperte da uno strato di intonaco nel corso delle ultime opere di ristrutturazione della chiesa.

Chiesa di Sant'Anna

La Chiesa di Sant'Anna (XVII Secolo)

Il Rosone della Chiesa di Sant'Anna (XVII Secolo)

Edificata tra la fine del '600 e l’inizio del secolo successivo fu "Jus Patronatus" di Michele Imperiali, Principe di Francavilla Fontana e feudatario di Carovigno, il quale concesse l'uso di questa Chiesa alla Confraternita del Santissimo Sacramento.

Successivamente divenne proprietà del Principe Gerardo Dentice di Frasso e suoi eredi.

Composta inizialmente da una sola navata, la Chiesa di Sant'Anna fu ampliata con una seconda navata nel 1804 e con la terza navata simmetrica nel 1864.

Fu quindi successivamente oggetto di ulteriori interventi di restauro della cupola, della facciata e dei solai nel 1885, e della stuccatura interna nel 1887.

L'intervento comunque più incisivo è stato quello operato dall'Arch. Gaetano Marschietzek di Lecce, già incaricato del restauro del Castello dal Conte Alfredo Dentice di Frasso.

Fu così che nel 1911, i lavori di ingentilimento del Castello coinvolsero la Chiesa di Sant'Anna, che fu arricchita da una finestra decorata, da un portale con colonne e da un rosone, tutti riccamente decorati dall'abile maestro scalpellino Ferdinando Lotti.

Inoltre, mentre all'interno della Chiesa di Sant'Anna è ancora presente uno stemma della famiglia Imperiali, sulla facciata esterna, sopra al rosone, campeggia lo stemma dell'Arciconfraternita del Santissimo Sacramento.

Chiesa Nuova

La Chiesa Nuova (XVIII Secolo)

Il 20 Settembre del 1783 il Sindaco Dr. Renato Cavallo prese atto della volontà popolare di costruire un nuovo e più capace luogo di culto: la Nuova Chiesa Madre.

I lavori cominciarono nel 1797, ma l’ambizioso progetto, si scontrò con la limitatezza dei mezzi a disposizione e solo il 6 Ottobre 1800 con una solenne cerimonia fu posta la prima pietra.

Per lunghi anni rimase incompleta, nonostante i numerosi tentativi di portarla a compimento non mancarono perfino le proposte di demolizione.

Nel 1909 fu ufficiato il primo rito sacro, ma la chiesa era ancora ben lungi dall'essere terminata.

Fu solo nel 1954 che su interessamento dell'Arciprete Don Angelo Massaro si riuscì a ripresentare un progetto che permise di riprendere i lavori nel 1967.

Finalmente il 17 Aprile 1977, con l'inaugurazione ufficiale della Chiesa Nuova si chiuse uno dei capitoli più lunghi della storia carovignese: la storia della realizzazione della Chiesa nuova durata ben 180 anni!

Risalta immediatamente l'evidente contrasto fra le imponenti mura ottocentesche, all'interno delle quali è poi sorta la struttura in stile più moderno.

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