La Lanterna del Popolo

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Storia di Torre Santa Susanna

Torre Santa Susanna - Il Castello

La sua fondazione risale al Medioevo ad opera dei superstiti delle incursioni dei Saraceni, già dimoranti nelle vicine contrade di Crepacore, Tubiano, San Giacomo, Galesano, Guidone, Torre Mozza, Campofreddo, Malvindi e Palombara (nelle quali esistono numerose grotte abitate a suo tempo dai monaci basiliani, qui rifugiatisi in seguito alle persecuzioni degli iconoclasti).

Ma già i Messapi avrebbero fatto costruire in quel luogo una torre utilizzata anche o esclusivamente quale deposito di grano, indicata in antichi documenti della Curia Arcivescovile di Oria come "Turris Messapiorum"; ma è ricordata pure come "granarium Uriae": probabilmente un piccolo nucleo fortificato (con specchie) con funzioni di avamposto a difesa di Oria, oltre che destinato alla conservazione di derrate alimentari.

Nel IX-X secolo vi era ancora una grancia (deposito di grano, dal francese), dipendente dal convento di San Basilio di Oria, nella quale i monaci avevano edificato una cappella dedicata a Santa Susanna.

A circa quattro km, sulla strada provinciale per Mesagne, nella masseria "Le Torri" (per inciso, l'origine della masseria sarebbe longobarda e il nome deriverebbe dal celtico mas campagna, più er abitazione) vi è la chiesa bizantina di Santa Maria di Crepacore, costruita probabilmente prima del IX secolo.

Il casale di Crepacore fu abbandonato agli inizi del XIV secolo, allorché cominciò a prendere forma o a svilupparsi, con gli abitanti dei casali vicini, il paese di Torre intorno al nucleo fortificato costituito dalla "turris Messapiorum".

Nella chiesa, come in quella che fu dedicata a Oria ai santi Crisanto e Daria, vi è un'altra esemplificazione del "trullo", poiché il suo impianto quadrato, costruito con conci di càrparo delle dimensioni di cm 150 x cm 70 ricavati da costruzioni preromane della zona, è coperto da due cupole.

Nel 1281 Carlo I d'Angiò fece costruire una torre chiamata "Osanna", che - semidistrutta dai terremoti del 1627 e del 1743 - fu abbattuta nel 1823; al suo posto, nel 1837 fu eretta la colonna con la statua di Santa Susanna.

La costruzione del castello - su un preesistente nucleo medievale - ebbe inizio nel 1588 e termine nel 1595.

I merli sulla sommità furono fatti aggiungere nel secolo successivo dai conti Filo di Napoli che, divenuti feudatari del paese, trasformarono il castello in loro residenza.

La Chiesa Matrice, dedicata prima alla Vergine, poi a San Nicola e infine a Santa Susanna, sarebbe stata edificata a una navata già nel 1330; lavori di ristrutturazione, eseguiti nel 1581, interessarono soprattutto la facciata, che ha un grande rosone centrale, mentre il portale fu fatto eseguire nel 1599; altri lavori, che durarono dal 1774 al 1782, portarono le navate a tre.

All'interno è il ritratto di San Carlo Borromeo, del XVII secolo, del pittore ateniese Giovanni Papageorgio.

La Chiesa di Santa Maria di Galasso fu costruita nel sec. XV là dov'era un'antica cappella, tredici gradini sotto il livello stradale.

Sull'altare maggiore è l'immagine della Madonna col Bambino, miracolosamente estratta da un pozzo cui si accede dalla parte posteriore dello stesso altare.

Dal 1949 la Chiesa è santuario mariano della diocesi di Oria.

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